Oggi e stata una giornata veramente pesante, di quelle giornate grigie passate dietro i vetri di un ospedale con tanto tempo per pensare e una voglia matta di uscire per un caffe e una sigaretta. Mi annoio da morire, le riviste sono sempre le stesse che di danno le notizie di sei mesi fa, allora il piu discretamente possibile comincio ad osservare le persone che mi circondano, gente triste ammalata,immerse nelle loro preoccupazioni, attacate a filo di speranza che una nuova terapia puo dare loro, ma perche in inverno ci vestimo tutti di nero, marrone e blu scuro? Vorrei avere la bacchetta magica e vestirli tutti di bianco, il mio colore preferito, poi metterei tanti fiori colorati dappertutto e perche no un po di musica..... la signora di fronte a me mi guarda strano, faccio un piccolo sorriso come per scusarmi della mia indiscrezione nel fissarla, anche lei mi sorride cosi scambiamo due chiacchere e il tempo passa piu in fretta. La ragazza seduta vicino a me avra' 20 anni, ha un bel cappellino viola in testa per nascondere la calvizia dovuta alla chemio, e' proprio una bella ragazza, mi dispiace tanto per lei e subito penso a mio figlio , ringrazio Dio , lui sta bene, e' bello , sano, mi vergogno un po del mio egoismo , dei miei problemi, di preoccuparmi per delle cose che in fin dei conti hanno una importana relativa, , di cose che sicuramente si soluzioneranno.
Io vengo qui ogni settimana per accompagnare mia zia ,ma sono stanca,e' molto triste, mi fa pensare troppo ............e se un giorno........ma nooooo a me non puo succedere, ho tante cose ancora da fare e da vedere in fin dei conti ho solo 54 anni.
Finalmente si torna a casa, li c'e il mio Paco che mi aspetta che felice di vedermi mi riempe di bacini. Per fortuna che c'e Paco
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